Relazione annuale dell'EUMC (2005) |
I tentativi di lotta a razzismo e xenofobia nell’Unione europea presentano “luci e ombre" secondo Beate Winkler, direttore dell’Osservatorio europeo dei fenomeni di razzismo e xenophobia (EUMC), che ha identificato il persistere della discriminazione nei confronti delle minoranze in settori quali il mercato del lavoro, l’istruzione e l’assegnazione degli alloggi. La comunità Rom, in particolare, è risultata la più colpita in tutti questi ambiti.
Un problema particolare è che le comunità di immigrati in Europa sono “ancora eccessivamente rappresentate nei lavori meno prestigiosi."
La sig.ra Winkler ha tenuto un discorso ai membri della commissione per le libertà civili il 23 novembre, durante la presentazione della relazione annuale 2005 dell’EUMC dal titolo “Rassegna delle tendenze e degli sviluppi in materia di razzismo, discriminazione e buona prassi negli Stati membri."
L’occupazione, l’istruzione e gli alloggi sono i termini chiave: la sig.ra Winkler ha identificato, nello specifico, l'esigenza di politiche per l'occupazione, l'istruzione e l'alloggio che consentano alle minoranze di svolgere un ruolo più equo e attivo nella società. Inoltre, ha auspicato che la direttiva sull’uguaglianza razziale - anch’essa accolta in modo controverso in alcuni Stati membri, possa essere pienamente attuata. E’ stata anche sottolineata l’importanza della leadership politica nella lotta contro il razzismo e la xenofobia e, a titolo di esempio, la sig.ra Winkler ha citato la risposta europea ai recenti attentati di Londra quale importante momento per ridurre le tensioni razziali.
Nonostante ciò, nella relazione si legge che “taluni Stati membri hanno trasmesso tramite nuove legislazioni messaggi secondo cui i nuovi immigrati non sono i benvenuti, più per ragioni politiche che economiche. Questo è difficilmente compatibile con il bisogno sempre crescente di manodopera in molti settori, che non può essere soddisfatto internamente."
Gli eurodeputati che hanno preso la parola dopo la sig.ra Winkler hanno ammonito contro l’uso di un linguaggio eccessivamente duro nei confronti degli immigrati. Giusto Catania, deputato italiano del Gruppo confederale della Sinistra unitaria europea, ha affermato che "spesso vengono messe in giro frasi che creano la falsa impressione che gli immigrati siano potenziali criminali." L’eurodeputata francese del gruppo del socialismo europeo, Martine Roure, ha aggiunto che la discriminazione diretta e indiretta è una “umiliazione intollerabile” e un fattore che genera odio e violenza. Il britannico Timothy Kirkhope ha affermato che tutti i paesi hanno le loro “tensioni e difficoltà." Per un resoconto completo del dibattito, vedere il link al comunicato stampa.
tratto da http://www.europarl.europa.eu/news/public/default_it.htm
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