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Stiamo cercando di uscire con il N.1....

lunedì 5 febbraio 2007

Notizia bomba su Dante


Mi avverto sempre più affascinato dai mezzi di informazione. Il loro modo di disporre le notizie è sempre più stupefacente . Non corrisponde a nessun criterio se non quello del porre in prima pagina i fatti privati dei personaggi pubblici e delle notizie normali che vengono montate a superscoop e che pertanto generano dibattiti senza capo nè coda.
Tra le tante notizie passate in prima pagina su alcuni portali e anche da qualche quotidiano c'era quella riguardo la pubblicazione di un libro di una italianista britannica, tale Barbara Reynolds, che sostiene che Dante, il sommo poeta, per trovare ispirazione si facesse le canne.
La notizia tra i giovani che mal hanno sopportato l'indottrinamento forzato della Divina Commedia è un "Niente di nuovo sul fronte occidentale".
Sconvolge, ma non stupisce, la diatriba che subito si è aperta riguardo tale ipotesi.
Di certo quanto sostenuto dalla Reynolds ha il pregio di inserirsi nel dibattito che sempre più sta prendendo piede nel nostro paese riguardo la liberalizzazione delle droghe leggere e facilita il rischio che, con la gente che ci troviamo a governare, la Divina Commedia venga cassata come opera che può indurre a "peccare" e di consguenza bandita dai programmi. Quello di cui sono certo è che una canna o due di certo non hanno potuto alzare o meno il livello geniale di Dante e che risulterebbe davvero dannoso mettere in guardia dalla lettura della Comedia per quanto avrebbe fatto il Sommo. Ma allo stesso tempo devo dire che non si possono nemmeno dare per certe o quasi le congetture della Reynolds.
Su Dante si può davvero dire di tutto e di più. La sua opera, la sua vita ci hanno lasciato un'immagine misteriosa che come tale deve continuare ad esistere. Pretendere conoscenze certe sull'uomo altro non può far che sviare dalla lettura di un'opera che più imponente non si può.
Lasciamo pertanto che la Reynolds possa congetturare liberamente, ma non scanniamoci su ipotesi confutabilissime, dal momento che tutte quelle fatte fino ad ora potrebbero esserlo.
E nella stessa ottica si colloca la ricostruzione appena fatta del volto di Dante. Ovviamente chi se n'è occupato tira acqua al proprio mulino sostenendo che sia la più scientifica mai fatta fino ad ora. Bisogna però forse ricordare che la scienza non dà certezze, crea dubbi per progredire.

A proposito di quanto sostenuto dalla Reynolds, ho chiesto un parere alla professoressa Nuvoli docente di letteratura italiana all'Università Statale di Milano. Riporto la risposta perchè è geniale, a mio modo di vedere:
"Che sia vero o no, il dato è del tutto irrilevante.
In base alla mia personale esperienza, sono certa che la droga più potente di tutte è l'adrenalina; e questa è generata dalla capacità di sentire fortemente. I grandi artisti sono tutti adrenalinici.
E per creare quella straordinaria cattedrale di parole che è la Commedia non occorrono droghe: solo uno straordinario e irripetibile talento.
A presto.
gn"

dtb

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