Il progresso è semplicemente
fisico-esteriore...
La società "occidentale" (o così si dice...), che dovrebbe rappresentare il punto massimo(e qui sono ancora voci) finora raggiunto del progresso tecnologico (e scientifico, ma questo lato è spesso dimenticato, anche se la parola si usa un casino...) non è forse una società piena di problemi? Qui non parlo di ovvi e scontati problemi sociali tipici di affollati gruppi umani post-neolitici, parlo di problemi di relazioni interpersonali, depressioni e surrogati, voglia di scappare in tutte le sue manifestazioni (dall'eremitismo al grande fratello), e così via....
Perchè? Il progresso non dovrebbe forse far vivere meglio?
In realtà "progresso" significa semplicemente possibilità di ingozzarsi a sazietà e oltre con il minimo sforzo e senza stare (il più delle volte) a guardare la qualità di ciò che si ingurgita, significa conoscere e curare malattie una volta mortali (e questo potrei anche non criticarlo), possibilità di spostarsi e comunicare a velocità inimmaginabile anche solo 70 anni fa, significa possibilità di vivere in una tana confortevole al riparo dalle avversità climatiche et atmosferiche... e BASTA
Lascia un vuoto...
La ricerca della felicità, quella vera, quella alla fin fine radicata in ogni uomo, anche nel più cinico, rimane lì affamata a guardare questo sfavillante progresso tecnologico, sognando maccheroni e trovandosi davanti solo circuiti stampati...
E di seguito: un oceano mare sterminato di modi per trovare la felicità o almeno il distacco più o meno grande dalla realtà ("dallo yoga a scientology...").
La verità (la mia verità, una delle infinite verità possibili) è che siamo come tanti uccellini in gabbia, ben nutriti, sani e per nulla desiderosi di uscirne, ma con quel tarlo che ci rode dentro e mille modi per nascondercela o rendercela accettabile, la gabbia. Tanti uccellini, che perdono pian piano la capacità di volare, l'attitudine al canto, i colori delle piume...
E poi si muore, vecchi, forse tanto quanto non si sarebbe mai nemmeno immaginato un cro-magnon; si muore, forse in una candida luce d'ospedale, con medici che tentano in tutti i modi di tenerci attaccati a questo corpo; si muore, forse in un letto caldo e purificato quanto non lo fu mai un giaciglio mesolitico; si muore, soddisfatti? felici? realizzati? Si spera sempre di sì, ma quante volte è così davvero?
E quanti sono poi i morti infelici nella povertà o nella disperazione per ogni nostro tecnologico morto felice?
E' una scelta: vita confortevole o vissuta, vaso ming (vuoto) o rozza anfora piena di olive?
Ora, non dico che nessuno di noi riesce a realizzarsi, però tante volte si vede quanto poco ci vuole per adagiarsi sugli allori (o sui divani) e smettere di Vivere...
Non voglio o non riesco ancora (o non posso) dare risposte esaurienti, dovremmo darle tutti assieme (e dico tutti, molto utopicamente)... Di certo non si può tornare al mesolitico, anche se potrebbe essere la soluzione migliore, perchè siamo troppi noi omini sulla terra e ci sono troppi problemi in una risposta tanto utopica; si potrebbero trovare dei modi di gestire il tutto in modo migliore, cercando di rinunciare al meno possibile e di usare il resto in modo utile e sensato...
A questo punto però, vedendo che sfumo nell'utopia, vi lascio, magari a pensarci su...
Spero in un commento, un bravo, un 'fanculo, un "però..."
CRZ
CAFFEPENSIERO: LAVORI IN CORSO??
venerdì 2 febbraio 2007
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
2 commenti:
BRAVOOOO!!!!
Sono d'accordo e se ti interessa domani (spero) ho intenzione di scrivere anch'io riguardo a questo argomento.
E' una delle poche volte che trovo persone che esprimono questi pensieri e sono felice perchè mi sento un po' meno sola.
Comunque col corpo non so dirtelo ma con la mente sono già fuori dalla gabbia e sarebbe bello trovarvi qualcuno altro così da smetterla di vivere guardando e parlando con le altre persone solo attraverso le sbarre della loro dolce prigionia.
ithilden86
Ogni uomo possiede grandi ali!!E non c'è gabbia da cui non possiamo scappare!!
Non e' il progresso il vero problema!!Siamo noi stessi!!
Chissenefrega( o come diavolo si scrive) se esiste la tecnologia, se parliamo con gli sms e se mandiamo una mail al nostro compagno di banco!!
Basta con le critiche alla societa' o al progresso!!Basta dare colpe della nostra insodisfazione a questo!!Siamo noi i responsabili!!
Facciamo fatica a essere felici solo perche' abbiamo paura di esserlo!!
Ithilden86, dici che ti senti libera con il pensiero ma non con il corpo ma cos'è che ti impedisce di godere completamente di questa breve vita?
Perche' non possiamo apprezzare la semplicita' e godere della quotidianita'?
Perche' dobbiamo trovare sempre i responsabili di tutto al di fuori di noi stessi?
L'uomo e' libero; e' sempre stato libero e sempre lo sara' e la felicita' e' sempre stata ad un passo da lui eppure la rifugge sempre perche' lo spaventa!!
La via piu' semplice e' rifugiarsi nell'insoddisfazione, criticare, provare rabbia per un sistema che non fuziona dimenticandoci che vivere e' molto piu' semplice di quello che vogliamo credere!!
Coraggio ammettetelo il problema e' solo dentro noi stessi!!
VIVERE VUOL DIRE SALIRE IN CIMA AD UNA MONTAGNA E BUTTARSI A CAPOFITTO SENZA AVER PAURA DI QUELLO CHE E' IN SERBO PER NOI ALLA FINE DELLA CORSA!
VIVERE E' METTERE LA MANO SUL FUOCO SENZA PAURA DI SCOTTARCI!VIVERE E' CREDERE CHE OGNI GABBIA PUO' ESSERE APERTA!!
Le sfide piu' grandi sono quelle che dobbiamo fare con noi stessI e non con il mondo!!
Quando impareremo a Vivere con la 'V' maiuscola potremmo cambiare cio' che abbiamo creato grazie all'insoddisfazione nel corso degli anni!!
Vivere e' un'oscillazione tra noia e dolore?
Certo che vivere e' anche questo ma dov'e' il problema?
Credete veramente che non esista un equilibrio tra la noia e il dolore??
O non volete cercare il vostro equilibrio?
Parlare di paure sembra banale ma e' sempre nella banalita' e nella semplicita' che risiede la "chiave" di grandi questioni e di grandi pensieri!!
Sei vuoi essere grande pensa in semplice e godi e gioisci ogni giorno di quello che hai e di quello che non hai!!
Credo in quelle che tanti chiamano convinzioni perche' e' in queste che io vivo!!Nelle mie convinzioni e nelle mie certezze senza paura!!
Senza paura di conseguenze, senza paura del futuro, senza paura della sofferenza e senza paura della morte!!
Spaventa?
Sono pazza?
Sono inocoerente?
Sono idealista?
Non e' importante... io sto vivendo nele mie insoddisfazioni e nei traguardi!Nelle mie gioie e nei miei dolori!
E proseguo nel viaggio con le ali spiegate!!
Non infondiamo in noi stessi paure come forme di controllo!!
...bene ora ho acceso gli animi e fatto incazzare un bel po' di persone!!...
Posta un commento