CAFFEPENSIERO: LAVORI IN CORSO??

CAFFEPENSIERO: LAVORI IN CORSO??
Stiamo cercando di uscire con il N.1....

lunedì 16 luglio 2007

Il Lavagnone stupisce ancora

Riportiamo l'articolo apparso su "Il giornale di Brescia" il giorno 09luglio 2007, a proposito della fortuita scoperta della collana, di cui potete vedere l'immagine, avvenuta domenica 08 luglio 2007, sul sito archeologico del Lavagnone presso il lago di Garda.




dtb, ithilden86

Il pozzo delle sorprese. BOGGIOVARA (MO)


L’anno scorso una necropoli tardo antica con uno scheletro orribilmente mutilato, quest’anno un pozzo zeppo di materiale edile e ceramiche d’età romana tra cui una rarissima lucerna a volute raffigurante il Ratto di Europa.


Gli scavi nell’area a margine di Via Giardini, a Baggiovara, continuano a fornire interessanti novità archeologiche.

Dopo la tomba dell’anno scorso, con il defunto privato di cranio, piedi e braccio destro -fortunatamente post mortem-, gli scavi iniziati il 2 luglio scorso hanno intercettato prima alcune nuove sepolture e poi l’imboccatura di un pozzo d’età romana certamente legato ad una villa poco distante.

Le indagini archeologiche, condotte da Francesco Benassi sotto la direzione scientifica di Donato Labate della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna, hanno portato in luce un pozzo del diametro interno di m. 1,20 circa, rivestito in ciottoli fluviali disposti a secco.

Per circostanze ancora da chiarire, in età augustea-tiberiana il pozzo cessò la sua funzione canonica per essere utilizzato come discarica, in cui vennero buttati i materiali edilizi della villa (tegole, laterizi, frammenti di intonaco dipinto, resti pavimentali in mosaico) e una grandissima quantità di ceramica.

I reperti recuperati sono datati tra il periodo tardo-repubblicano e la prima metà del I secolo d.C. e offrono uno straordinario spaccato della vita di questo sito e dell’occupazione romana del territorio di Mutina all’inizio dell’età imperiale.

Oltre ad anfore, brocche e bottiglie monoansate in ceramica comune depurata, servizi da mensa più raffinati in ceramica a vernice nera e terra sigillata finemente decorata, il pozzo ha restituito frammenti di una lucerna a volute su cui è raffigurato il Ratto di Europa. Secondo la mitologia Europa, figlia del re di Tiro, viene rapita da Giove, che aveva assunto le sembianze di un toro bianco, e condotta nell'isola di Creta. Dalla loro unione nascono Minosse, il committente del famoso labirinto, Radamante e Sarpedone: tutti e tre, da morti, diventeranno giudici nel mondo dell'aldilà. La rappresentazione di questo mito, documentata sia nei mosaici che negli affreschi d’età greca e romana, è invece rarissima sulle lucerne. Oltre al Ratto d'Europa, la lucerna ha un'altra rarità: sul retro è chiaramente visibile l'impronta del palmo della mano del ceramista.

Le indagini archeologiche del pozzo, eseguite dalla Ares Soc. Coop. ar.l. di Ravenna, termineranno domani; i resti faunistici e le analisi botaniche aiuteranno a capire le abitudini alimentari degli abitanti della villa e il paesaggio vegetazionale della zona duemila anni fa.

Allo scavo, finanziato dalla società immobiliare GARDEN s.r.l., hanno collaborano gli archeologi Bernardo Moranduzzo, Luca Pellegrini, Rossella Rinaldi e Antenore Manicardi.

Info:
Donato Labate, tel. 339.7930338 - e-mail donato.labate@beniculturali.it
Francesco Benassi e-mail archeo_benassi@yahoo.it







http://www.archeobo.arti.beniculturali.it/baggiovara/pozzo_baggiovara.htm

Fonte: MiBAC - Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Sopr. Archeol. Emilia Romagna 12/07/2007

Narmouthis e il bowling

"Il ritrovamento nel corso della missione dei ricercatori dell'Università di Pisa
nel sito archeologico di Narmouthis. "Nuove informazioni sugli usi e costumi di quel popolo"

Il bowling ai tempi del faraone
scoperta la pista da gioco egiziana


Il bowling ai tempi del faraone
scoperta la pista da gioco egiziana" width="280">

Un'area dello scavo archeologico

di LUIGI BIGNAMI
Sono ancora gli egizi a far parlare di sé con la loro capacità unica di aver precorso i tempi. E questo anche quando volevano divertirsi un po'. La scoperta è frutto della missione archeologica dell'Università di Pisa realizzata sul sito greco-romano di Narmouthis (a 100 km a sud-ovest del Cairo, nell'oasi del Fayum). Qui i ricercatori italiani hanno riportato alla luce quella che può essere considerata la più antica pista da "bowling" ossia il gioco con le grosse bocce che servono per abbattere dei birilli. Il divertimento si teneva all'aperto, su di un pavimento appositamente realizzato con mattoni di limo, il noto fango fertilizzante del Nilo

Si è giunti alla conclusione che su di esso si giocava a bowling dove aver scoperto una scanalatura non molto larga che termina in un buco di 12 cm di diametro con una piastra in terracotta sistemata sotto di esso. A ciò si è aggiunto il ritorvamento di due piccole bocce di pietra levigata dello stesso diametro della scanalatura che venivano lanciate, proprio come si fa con la moderna boccia da bowling nello stretto corridoio. "E' una costruzione unica; verosimilmente è il primo tentativo di praticare un gioco simile al moderno bowling", afferma Edda Bresciani, egittologa a capo della missione. Il tutto risale ad un'età compresa tra il III e II secolo avanti Cristo

Perché è interessante questa scoperta? Aristide Malnati è archeologo all'Università Cattolica di Milano: "Il ritrovamento così inusuale è destinato ad allargare la nostra conoscenza sulle attività ludiche in Egitto. Sullo stesso scavo o nel corso di operazioni archeologiche su siti vicini sono stati in più occasioni rinvenuti giochi per bambini o per adulti: bambole (in legno o in pezza), piccoli palloni anch'essi di pezza, trottole o giochi con bastoncini. Erano tutti oggetti che allietavano la vita già di per sé vivace dei giovani egizi in quelle zone; e poi i dadi, gli strumenti per giocare alla morra o forme di intrattenimento ludico più complesse (come un antico backgamon, con regole a noi ignote). E' un aspetto questo, ancora troppo poco noto del mondo egizio che ci aiuta ad immaginare però, come si intrattenessero tra loro gli adulti degli stessi antichi villaggi"

Nella stessa area archeologica è stata scavata recentemente anche una ulteriore area di svago e riposo: un sistema idraulico ad oggi senza paralleli, degno dell'ingegneria idraulica dei romani: si tratta di una cisterna ricavata nella roccia fino all'attacco della volta e fornita d'acqua da un condotto a sua volta collegato a un canale esterno al villaggio. Ancora Malnati: "Erano le terme di Narmouthis dove giovani fanciulle o matrone più attempate si recavano per migliorare l'aspetto fisico; e lì vicino gli uomini si cimentavano nel bowling sul campo appena trovato: era probabilmente la zona ricreativa di questo antico villaggio"

I recenti scavi hanno infine rivelato particolari informazioni sulla vita delle guarnigioni romane, che di volta in volta si sono succedute a presidiare l'abitato e la zona. L'esplorazione degli alloggiamenti militari ha continuato a fornire con abbondanza i barilotti di forma ellissoidale destinati a contenere la razione quotidiana di vino. Un grande ambiente intonacato e decorato a motivi geometrici era forse il quartiere del capo del "castrum" (l'alloggiamento militare). Il villaggio cambiò fisionomia con l'avvento del cristianesimo e con il tramonto dell'Impero romano; tanto che nell'epoca del fiorire delle chiese prima e delle moschee poi, avvenne inesorabile lo smantellamento o la perdita di valore di molte strutture precedenti, come la cisterna o come il campo da bowling. In seguito, con l'avanzata del deserto, Narmouthis fu abbandonata. "

da Repubblica.it

lunedì 2 luglio 2007

Caffè Pensiero On-line!!!!


E' finalmente on-line il numero zero della nostra rivista, Caffè Pensiero! E' ora possibile leggere tutti gli articoli contenuti nell'edizione cartacea (disponibile gratuitamente nella sede dell'Università Statale di Milano, in via Festa del Perdono) al sito www.caffepensiero.altervista.org
 
Creative Commons License
Questo/a opera è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.