http://www.repubblica.it/2006/05/gallerie/cronaca/statue-pazze/23.html
CAFFEPENSIERO: LAVORI IN CORSO??
Stiamo cercando di uscire con il N.1....
sabato 21 aprile 2007
venerdì 20 aprile 2007
Premio Pulitzer 2007

A lone Jewish settler challenges Israeli security officers during clashes that erupted as authorities cleared the West Bank settlement of Amona, east of the Palestinian town of Ramallah. Thousands of troops in riot gear and on horseback clashed with hundreds of stone-throwing Jewish settlers holed up in this illegal West Bank outpost after Israel�s Supreme Court cleared the way of demolition of nine homes at the site.
February 1, 2006
da www.pulitzer.org
S.M.P.
www.myspace.com/sublimimaestriperfetti
dtb
domenica 15 aprile 2007
Sembra si vada avanti...
Christie's ha deciso di mettere all'asta degli scheletri di animali preistorici.
Per la precisione sarà battuto all'asta parigina uno scheletro di mammuth siberiano (quello della foto in alto), un esemplare alto 3,80m e lungo 4,50m circa. Saranno esposti anche gli scheletri di un dinosauro erbivoro, un rinoceronte lanoso e un orso delle caverne.
Sembra di tornare ai periodi in cui in case private si collezionavano (liberamente) oggetti antichi (ad esempio le Etruscherie) e/o i fossili. Questo episodio di fatto apre, potrebbe aprire (e spero di no) una nuova fase in cui l'esclusività sullo studio dei reperti antichi non li avranno più gli enti di ricerca, ma saranno ad uso ornamentale da parte di pochi magnati. Tutto rischierà di passare solo attraverso mani di pochi che potrebbero portare a un impoverimento della ricerca.
Mi auguro sia solo una mia infelice impressione.
dtb
mercoledì 11 aprile 2007
25 aprile 2007 - Duemila Resistenze: la nostra guerra non è mai finita
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25 APRILE 2007 DUEMILA RESISTENZE: LA NOSTRA GUERRA NON È MAI FINITA
Ottava edizione della manifestazione al Parco Tegge di Felina (RE)
Ancora una volta a Felina (RE) per raccontare la Resistenza che non è finita e le Resistenze che esistono ancora.
Duemila Resistenze che vivono nei racconti dei testimoni che interverranno, nelle note dei gruppi che suoneranno il 25 aprile al Parco Tegge.
Quest'anno raccontiamo che La nostra guerra non è mai finita.
Un dovuto omaggio a Primo Levi, il grande scrittore, nel ventesimo anniversario della morte.
Ma anche un modo per ricordarci e ricordare che la libertà, i diritti sono conquiste quotidiane, che la lotta dei partigiani non è mai finita se abbiamo a cuore la salvaguardia delle loro conquiste.
Vi aspettiamo al Parco Tegge di Felina (RE) dalle ore 16 per l'ottava edizione di Duemila Resistenze, una giornata ricchissima di spunti e iniziative. L'ingresso è gratuito e la manifestazione si tiene al coperto.
Ecco il programma della giornata.
Innanzitutto, la musica: alle ore 17 Yo Yo Mundi, con "Resistenza. La Banda Tom e altre storie partigiane", spettacolo che coniuga musica e letture (da Primo Levi, Beppe Fenoglio, Wu Ming...), Lineamaginot, gruppo folk rock marchigiano, e poi gran finale dalle ore 21 con Gang la storica band del rock impegnato italiano.
Le testimonianze: Giorgio Bocca, il grande giornalista e scrittore, Wu Ming, il collettivo di scrittori bolognesi che hanno appena pubblicato lultimo romanzo, Manituana, per Einaudi, Andrea Capocci, della Rete
Nazionale dei Ricercatori Precari.
Presentatore della giornata sarà Gianluca Morozzi, giovane scrittore bolognese autore di L'Emilia o la dura legge della musica e L'era del porco, editi da Guanda.
Duemila Resistenze è anche una giornata "decrescente" e "open source" grazie anche ai banchetti organizzati: lo (s)cambio d'abito, il bookcrossing, la bacheca del copyleft, il carpooling...
Ospiteremo numerosissime associazioni coi loro banchetti: InfoshopMag6, Ravinala - Commercio equo e solidale, Emergency e molti altri ancora.
Per informazioni:
Ufficio Stampa (Claudia):













info@duemilaresistenze.it
skype: duemilaresistenze
Sito internet: http://www.duemilaresistenze.it
domenica 8 aprile 2007
Nuovo link: ride the beast
Buona visione.
dtb
lunedì 2 aprile 2007
Lucrezio De Rerum Natura "una vita nascosta"

Lettura multimediale di poeti latini in Mediateca
a cura di Franco Sanna
Mercoledì 4 aprile 2007, 18.30 - 19.30
Mediateca di Santa Teresa - via della Moscova, 28 Milano
sabato 31 marzo 2007
Jam session il 12aprile in Statale
Riporto qui di seguito il testo allegato al flyer che sta girando per mail

L'idea di organizzare questa jam ci è venuta dopo aver visto la presentazione del libro "BIGGER THAN HIP HOP" al centro sociale Pacì Paciana di Bergamo seguita da uno splendido live acustico degli "Assalti frontali".
Il libro ricorda che il rap ha origini sociali profonde e che non ha nulla a che vedere con tutto quello che viene mandato in loop sui canali televisivi di massa dalle grandi major musicali, le quali vedono in questa cultura più un mezzo per fabbricare soldi che altro.
Siamo convinti che “hip hop” voglia dire tutta un’altra cosa, che sia una questione di attitudine, una voglia di non essere solo semplici spettatori o comparse in un mondo di cloni ma anche una necessità di diventare partecipanti e narratori della realtà. Proprio perchè non vogliamo stare a guardare lo stupro della cultura hip hop e vogliamo ritornare alle origini del fenomeno per non dimenticarci mai che è dalla strada che nasce e nella strada che deve rimanere abbiamo deciso di creare questo momento. Una jam, la prima jam che organizziamo nella nostra vita, con tutte le difficoltà del caso, economiche, logistiche e quant'altro.
Una jam per dimostrare cosa significa “rap” per noi. Un momento di incontro in cui ognuno avrà la possibilità di esprimersi con la sua disciplina.
La organizzeremo davanti all'Università, luogo d'eccezione della cultura accademica. La abbiamo pensata in questo luogo perchè convinti che la cultura di strada non sia inferiore alla cultura universitaria e perchè ci piacerebbe incrociare quanta più gente possibile. In quanto patrimonio artistico cittadino non verranno dipinti i muri dell’Ateneo, ma abbiamo pensato di mettere a disposizione dei pannelli con cui poi allestiremo una mostra permanente in giro per l'università.
Invitiamo con cuore a partecipare a questo momento tutt* coloro che ci tengono a lavare il rap dalle mille schifezze e dai giri di soldi che ci vengono costruiti intorno.
Una cinquantina di bombolette le mettiamo noi. Il resto è solo il vostro cuore per questa forma di vita.
Durante l’intera giornata ci sarà un baretto con cocktail, birre e bibite per rinfrescarsi.
Infoshop.tk crew
BIGGER THAN HIP.HOP
In "Bigger than hip hop" l'autore U.net ricostruisce l'intero panorama del fenomeno, dalla nascita nel Bronx (New York) nella seconda metà degli anni '70 fino alle recenti evoluzioni, non prive di contraddizioni.
Ad esempio, perché l'industria discografica ne ha enfatizzato solamente i tratti più superficiali e violenti? Prima di tutto per assecondare il mercato, visto che il successo planetario del genere è arrivato a metà degli anni '90, con il cosiddetto gangsta rap. E poi perché la cultura mainstream ha preferito esaltare le figure del rapper killer e della donna-oggetto, a scapito dei valori originari che potevano portare a una vera emancipazione sociale.
La storia e la poetica dell'hip hop diventano, così, una "lente di ingrandimento" per leggere le trasformazioni dell'America negli ultimi tre decenni: lo smantellamento dello stato sociale, l'aumento vertiginoso della disoccupazione, l'introduzione della droga nei ghetti, l'inasprimento delle leggi carcerarie. Processi che hanno determinato in modo irreversibile le condizioni di vita nei sobborghi metropolitani e che sono tutt'ora in atto nelle periferie di tutto il mondo, non solo negli USA.
Forse è proprio per questo che l'hip hop, nonostante fosse un fenomeno quasi di quartiere, si è diffuso a livello globale in pochi anni: ha rappresentato la risposta creativa della comunità nera a uno status quo imposto.
Ma, ovunque sia arrivato, ha saputo rinnovarsi in forme originali, finendo per influenzare profondamente ogni aspetto della catena comunicativa, dalla musica alla lingua, dalla moda all'arte contemporanea.
Quando partono i migliori
Il professore di Archeologia Medioevale all'Università di Siena Riccardo Francovich è deceduto ieri a Fiesole.
Riporto qui il comunicato ANSA, come fattomi pervenire da archeonews.
"COMUNICATO ANSA
L'archeologo Francovich trovato morto in un dirupo a Fiesole
Ancora incerte le cause del decesso. Il cordoglio delle istituzioni. Il presidente Martini: "Sono sconvolto"
E' il professor Riccardo Francovich l'uomo trovato morto, questa mattina (30/03/2007, ndr), in un dirupo nel bosco di Monte Ceceri, a Fiesole. Il cadavere, che non è stato subito identificato, è stato trovato poco prima di mezzogiorno da un turista tedesco che stava facendo trekking nella zona. Ordinario di archeologia medioevale, 61 anni, fiorentino, studioso ed esponente politico, Riccardo Francovich era molto conosciuto negli ambienti accademici e istituzionali.

"La tragica scomparsa del professor Francovich ci lascia increduli, sgomenti e addolorati. Con lui il mondo della cultura e quello delle politica perdono un personalità di grande spessore. Era un amico, ci mancherà". Sono le parole di Leonardo Domenici, sindaco di Firenze.
"Insigne studioso di fama internazionale, docente di archeologia medievale all'Università di Siena, i suoi studi e le sue ricerche lo hanno fatto conoscere ed apprezzare in Italia e all'estero - ha scritto Domenici in un messaggio alla famiglia - E' stato capace di portare la sua profonda conoscenza della storia medievale e nel campo dell'archeologia non solo agli addetti ai lavori, ma anche ad un pubblico più vasto di appassionati e cultori della materia. Della sua preziosa collaborazione si avvaleva anche l'amministrazione comunale fiorentina: uno degli ultimi incontri che ho avuto con lui è stato in occasione di una visita agli scavi nei sotterranei di Palazzo Vecchio, che Francovich seguiva con passione, nella condivisa prospettiva di realizzare un nuovo museo. Oltre allo studioso, di lui ricordo l'impegno politico e la passione per le battaglie civili: dirigente della margherita, sei era battuto in prima persona per l'affermazione dell'Ulivo a Firenze e per la vittoria del centrosinistra. L'intelligenza e le sue capacità mancheranno a tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo e lavorare insieme a lui; soprattutto ci mancherà la sua umanità, il suo modo franco e diretto di affrontare i problemi, la sua preziosa amicizia. Alla moglie Nicoletta, alla figlia e alla famiglia tutta giungano un commosso abbraccio e la partecipazione dell'intera città”.
'Ci avevo parlato non più di dieci giorni fa. Sono sconvolto'. E' stata la prima reazione di Claudio Martini alla notizia appresa mentre si trovava ad Arezzo pochi minuti prima di inaugurare la mostra di Piero della Francesca. "Con Francovich – ha aggiunto subito dopo Martini – avevamo cominciato a parlare di un progetto che avrebbe visto una forte collaborazione tra Regione Toscana e Università di Firenze. Stavamo riflettendo sulla possibilità di realizzare una mappatura dettagliata dei beni archeologici della Toscana. Ancora non ci posso credere".
"Ho appreso con grande stupore e dolore della morte dell'amico Riccardo Francovich", così il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Riccardo Nencini. "Francovich - ha aggiunto - ha dato un contributo importantissimo non solo per il recupero e lo studio di reperti e monumenti del Medio Evo in Toscana e in altre regioni italiane e cito fra tutti l'eccezionale ritrovamento e restauro dell'area mineraria medievale di San Silvestro vicino a Campiglia marittima, ma ha anche fornito a tutti noi gli strumenti per approfondire e valorizzare aspetti della nostra storia che contribuiscono a una comprensione più piena della nostra identità di toscani".
Profondo dolore anche per l'assessore comunale di Firenze Eugenio Giani, una volta appresa la notizia: "Sono profondamente addolorato per la prematura scomparsa di una grande figura della cultura, della politica e del mondo accademico fiorentino".
"Mi sentivo davvero suo amico - ha aggiunto l'assessore -. Una persona dalla profonda umanità e dai grandi valori che evidenziavano in ogni sua attività il grande amore per Firenze".
In serata al coro di condoglianze si sono uniti anche il sindaco di Siena, Maurizio Cenni, il presidente della provincia di Firenze, Matteo Renzi, il consigliere regionale della Margherita, Erasmo De Angelis, e il rettore Silvano Focardi a nome di tutto l'ateneo senese. Segno di quanto sia profondo il cordoglio di tutta la Toscana. (Ansa)"
dtb