BOLOGNA - Aperture prolungate, presentazione di nuovi scavi e servizi per il pubblico, mostre e una miriade di visite guidate, il tutto completamente gratis. Questo è il menù preparato dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna, in collaborazione con enti locali e istituzioni culturali, in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio che si terranno il 29 e 30 settembre prossimo, con ingresso libero in tutti i musei, scavi e gallerie dello Stato.
Sabato e domenica visite guidate gratuite al Museo Nazionale Etrusco di Marzabotto -BO- (ore 10 e 16), agli scavi sul Colle Garampo a Cesena -FC- (sabato 10-12, domenica 15-18), alla villa romana di Russi -RA- (dalle 15 ogni mezz’ora) e al Museo Civico del Belriguardo di Voghiera -FE- (sabato 15-19, domenica 9-12 e 15-19). Apertura prolungata al Museo Archeologico Nazionale di Ferrara, che in entrambe le giornate sarà aperto dalle 9 alle 18, con visite guidate alle 11 e alle 16 (solo sabato anche alle ore 21): ghiotta occasione per ammirare, oltre ai reperti archeologici, gli affreschi eseguiti nel Cinquecento nell’Aula Costabiliana da Benvenuto Tisi, detto il Garofalo, recentemente restaurati. In vetrina anche la città romana di Claterna a Ozzano dell’Emilia (BO): sabato alle 15 visita guidata agli scavi in località Maggio, domenica alle 10 appuntamento al Museo della Città, nel Palazzo della Cultura.
Il Museo Archeologico Nazionale di Parma, che inaugura il nuovo Punto di self information sabato alle 9.30, sarà aperto in entrambe le giornate con orario 9,30-12,30 e 16-19; domenica alle 16, al Museo Archeologico di Sarsina (FC), presentazione delle traduzioni dei pannelli espositivi in inglese, francese, spagnolo e tedesco. Completano l’offerta del week-end gli “Assaggi di archeologia” al Museo Archeologico del Compito a Savignano sul Rubicone (domenica 17.30-18.30), le visite guidate al centro storico e le iniziative per i più piccoli organizzate dal Comune di Cesena (info 0547.356327) e l’inaugurazione, sabato ore 11, dell’apparato didattico che illustra le indagini archeologiche che hanno preceduto la costruzione del Nuovo Ospedale di Vaio, a Fidenza (PR).
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